sabato 21 dicembre 2013

Gli Struffoli curiosità e ricetta

Gli struffoli nonostante siano il dolce tipico natalizio, napoletano per eccellenza, non sono stati inventati a Napoli, ma  la loro origine è greca. Il nome, deriva da strongulos, cioè pasta a forma sferica, arrotondata o incavata più conosciute come piccole palline di pasta frolla fritte realizzata con farina, uova, burro, zucchero, aromi, e poi ricoperte di miele e da multicolorati confettini o diavulilli. Ed ecco la ricetta
Ingredienti impasto:
600 g farina , 4 uova + un tuorlo, la buccia grattugiata di mezzo limone, 80.g di burro, 2 cucchiaio zucchero , un pizzico di sale, olio per friggere
Per guarnire:
250 g di miele, la buccia di 3 arance, 75 g scorzette di arancia candita, confettini (cannellini, argentati)
Preparazione:
Disponete a fontana la farina setacciata e al centro di essa mettete tutti gli altri ingredienti. Preparate una bella pasta consistente ed elastica. Fatela riposare per ½ ora e poi prendetene dei pezzetti che rotolerete con le dita in modo da ottenere tanti bastoncini molto sottili, che ridurrete tagliandoli ancora in piccole palline che sistemerete su un tovagliolo.
Friggete ora gli struffoli, pochi per volta, in abbondante olio caldo e quando saranno belli dorati e croccanti, li scolerete con l'aiuto della schiumarola adagiandoli sulla carta assorbente in modo che tutto l'unto venga assorbito. Ora sciogliete in una pentola il miele, aggiungete le bucce grattugiate delle arance.
Non appena si formerà una schiuma leggera, aggiungete gli struffoli, e le scorzette tagliate a cubetti della frutta candita. Con un cucchiaio di legno mescolate piano piano con molta attenzione, senza schiacciare gli struffoli e continuate a mescolare fino quando il miele è stato assorbito.
A questo punto versate il tutto su un piatto rotondo e con le mani bagnate d'acqua cercate di dare agli struffoli una forma conica, lasciate raffreddare. Guarnite con i confettini.
Consiglio:
Se volete ottenere degli struffoli più gonfi, potete aggiungere all’impasto un pizzico di bicarbonato o di ammoniaca per dolci, avendo cura, però, di lasciare riposare l’impasto per almeno due ore.
Per avere un profumo e sapore più particolare potete aggiungere qualche goccia di succo di limone e un pezzetto di scorza (soltanto la parte gialla) durante la glassatura.
Curiosità:
Gli struffoli sono largamente diffusi nell’Italia meridionale dove ne esistono diverse versioni, tutte più o meno simili alla ricetta originale ma prendono nomi diversi. In Calabria vengono chiamati: “cicirata” o “turdiddi”, in Umbria ed Abruzzo “cicerchiata” ed a Palermo “strufoli”.

Nessun commento:

Posta un commento